Avevo un
edicola che mi lasciava a bocca aperta tutti i giorni quando uscivo dalle
scuole superiori.
Era un
chioschetto come tanti che si trovava a metà strada fra la scuola e la fermata
dell’autobus.
Questo
chioschetto, a differenza di tanti che incontravo durante le mie passeggiate
fiorentine, era caratterizzato dal fatto che era completamente addobbato e
saturo di giornali e cassette per i
computer in voga a quei tempi.
Ovunque
guardavi c’erano riviste per Commodore, Spectrum ed Msx e non c’era giorno che
non mi fermassi a guardare quelle meraviglie, sognando di poter far girare in
futuro quelle favolose cassette su un Commodore 64.
Visto che
ancora non sapevo che il biscottone sarebbe arrivato da lì a poco, durante quei
mesi di astinenza sbavavo letteralmente davanti a quell’edicola così ricca di
meraviglia videoludica.
Nell’incanto
di tutto quel ben di Dio mi è capitato anche un paio di volte di perdere
l’autobus che mi avrebbe riportato verso casa.
Ricordo
benissimo di una cassetta speciale dedicata al Natale che veniva sfoderata già
da fine novembre, di una tale bellezza e dai colori sgargianti, che mi ha fatto
davvero immaginare le cose più belle.
Avrei voluto
comprarla ma costava tanto e l’ho lasciata lì dov’era.
L’ho desiderata
e guardata fino alla fine delle festività Natalizie, dove fu rimpiazzata da
un’altra rivista simile che comunque attirò la mia attenzione (come tutte le
altre in mostra).
Insomma,
erano più le emozioni dell’immaginazione rispetto alla realtà di quello che
effettivamente c’era all’interno di tali cassette, ma tanto bastava per far sì
che la mente volasse lontana.
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