Program,
Peek, Formula 64, Poke, Special Program, Hit Parade, Logica 2000, Special
Playgames, Com 64 e tante, tante, tante altre.
Erano le
cassette che si trovavano in edicola negli anni 80 in tutte le edicole
italiane.
Grandi
riviste colorate, screenshot dei giochi in copertina, titoli cubitali, cassette
in bella mostra … insomma, una manna per tutti i puristi del Commodore 64 (e
degli altri sistemi in voga in quell’epoca).
Trovavamo
tanti giochi ad un prezzo scontato e poco importava se per esempio “Popeye” si intitolava
“Muscoli”, “Fist” o “Building in progress”, l’importante è che il gioco fosse
quello e che si potesse giocare.
Ecco! Il
problema a volte era proprio quello, il fatto che certi giochi a volte non
funzionavano o avevano dei problemi dovuti al fatto che all’interno veniva
cambiato il codice del titolo originale per mettere quello alternativo,
venivano tolti i nomi dei programmatori o della casa di produzione e spesso
veniva inserito del testo in italiano dove la scritta era in inglese.
Insomma, siccome
in Italia non c’era una legge precisa sulla pirateria, a scanso di equivoci venivano
tolte le cose che potevano far incorrere la casa editrice in una querela.
Perché
proprio di pirateria si trattava e la cosa bella era che io e anche un gruppo
di miei conoscenti non pensava che fossero cassette “illegali”.
Si vedeva
che c’era qualcosa che non andava e che tanto regolare forse non era tutto quel
ben di Dio che trovavamo nelle edicole, ma addirittura parlare di pirateria non
ce lo immaginavamo proprio.
E’ vero che
i nomi erano strani e che a volte qualcosa non funzionava, ma a noi che ce ne
fregava?
Se a prezzo
molto ridotto rispetto agli originali su una cassetta da 10 giochi ce n’erano due che non giravano
bene, giocavamo ben volentieri agli altri otto.
Poi c’era
inclusa la rivista, le rubriche, il mercatino, la trama e spiegazione a video di ogni gioco, le mitiche schermate introduttive di “Gil”
(veramente fantastiche) … erano fatte
troppo bene, ma chi pensava alla pirateria?
Solo molti
anni dopo ho scoperto che non potevano vendere questo materiale, molti anni
dopo la legge subentrata nel 1992 quando tutte queste riviste con cassette
integrate sparirono di circolazione.
Io pensavo
che fosse capitato perché il Commodore 64 stava morendo nei confronti dei 16
bit e delle console che stavano entrando sempre più prepotentemente nelle case
degli Italiani, invece solo qualche anno dopo scoprì l’amara verità.
Restano
comunque sempre nel mio cuore e ammetto di rigiocare spesso e volentieri con
queste cassette, grazie soprattutto a siti che ancora ne conservano la memoria.
Vi consiglio
questi due link (che si trovano pure nei preferiti di questo blog):
il migliore
e aggiornato frequentemente
il primo ad
aver intrapreso questa avventura della memoria
Io mettevo gli annunci di vendita sulle varie riviste Special Program e affini. Un gioco 500 lire. Facevo le compilation su cassetta grazie a due datassette ed il relativo duplicatore al quale erano collegati. E la gente da tutta Italia mi telefonava!
RispondiEliminaGrande svedese.
RispondiEliminaDeve essere stato un gran business ... 500 lire poi erano veramente abbordabili.
Spesso arrotondavamo anche grazie a questi stratagemmi.... praticamente facevamo i pirati dentro le riviste pirata :-)