martedì 20 marzo 2018

Raspberry: La macchina che emula i nostri ricordi




Ultimamente mi sto affezionando al retrogaming, ma mi sono accorto che se uno stesse dietro a tutto quello che gli piacerebbe, non riparerebbe ad aprire il portofoglio.
Tra le tante soluzioni ne ho trovata una fantastica che si chiama raspberry.
Grazie alla spesa di 35 euro del corpo macchina più una scheda SD mi sono fatto un multi-emulatore immenso da poter giocare alla tv.
Il multi-emulatore si  chiama “Retropie” e anche se ho trovato un po’ di difficoltà inizialmente per configurarlo, poi è stata una pacchia.
Ci ho messo di tutto… dal giochi del Mame, Nes, Super Nintendo, Nintendo 64, Sega Mega Drive, Playstation 1, Msx, Pc Engine …. fino ad arrivare ... all’Amiga e al Commodore Vic 20.
Volendo girano anche i giochi del Commodore 64 ma avendo quello “vero” ho evitato di metterci i relativi software.
Ve lo dico con onestà, se volete rigiocare ai vecchi sistemi spendendo poco ed occupando pochissimo spazio (occupa molto più spazio l’eventuale tastiera o gamepad da abbinare) compratevi una raspberry.
Io posseggo la versione 2 ma da tempo esiste la 3 e vi assicuro che è davvero una super figata.
Basta trovare le roms e buttarle dentro, addirittura c’è la possibilità di metterci le varie copertine (o filmati relativi al gioco) e poi vi troverete un sistema davvero superspettacolare.
L’altro giorno ho giocato a Superfrog per Amiga e a Salmon Run per Vic 20 … davvero una gran bella soddisfazione.

martedì 6 marzo 2018

Alberto il riparatore!


In un precedente post ho parlato di essere in possesso di cinque Commodore 64: tre C64C e due biscottoni.
L’ultimo dei cinque che ho preso è il secondo biscottone.
Mi sono trovato casualmente a vedere su Subito.it ed ho trovato una persona che lo svendeva (boxato) a Firenze vicino a dove abito io.
Sono andato a prelevarlo e la persona mi ha detto che erano da diversi anni che non lo usava, che era stato chiuso in una cantina e che non lo aveva potuto provare.
L’accordo era che se non avesse funzionato, lo potevo riportare e mi avrebbe reso i soldi.
Torno a casa, tolgo il C64 dalla scatola (integerrima) e lo attacco alla TV.
All’accensione mi compare la classica schermata blu con un messaggio di errore e il cursore lampeggiante.
A quel punto vengo preso da due dubbi …. Lo riporto e mi faccio rendere i soldi con la consapevolezza che il seguente biscottone verrà sicuramente buttato nella spazzatura dal vecchio proprietario … oppure trovo il modo di ripararlo?
Non sapendo come fare, contatto il buon Damiano Colombari, il grande uomo della Manosoft e creatore della Princess (esiste un post precedente che parla del prodotto in questione).
Lui, molto cortesemente, mi dà il numero di contatto di una persona di Bologna che ripara Commodore.
Lo chiamo, ed entro così nel mondo di una persona eccezionale, un uomo davvero bravo, gentile e cordiale.
Mi chiede l’errore e capisce che è partita una RAM.
Ci mettiamo d’accordo nel trovarci un pomeriggio alla stazione di Bologna (città dove lavoro, facendo la faticosa tappa Firenze/Bologna ogni dì) e con davvero una cifra esigua mi rimette in sesto il biscottone e me lo rende come nuovo.
Adesso funziona alla grande e se penso a cosa è andato incontro quest’oggetto nel caso fosse capitato nelle mani sbagliate (nettezza) mi prende un brivido.
Ringrazio il bravo Alberto che da persona onesta e da grande appassionato, continua a portare avanti la mia teoria, ovvero, che un Commodore buttato via (qualsiasi esso sia dal Vic 20 all'Amiga) è una parte dei nostri ricordi che se ne va per sempre.