Mettetela
come volete ma a me i giochi di scacchi su computer o console non mi sono mai e
poi mai piaciuti… a parte uno.
Ricordo che
ce n’era uno per Commodore 64 (di cui non ricordo il titolo) che aveva
ovviamente una grafica blanda, ma soprattutto aveva un tempo di attesa per la
mossa del computer da orchite.
Esiste
fortunatamente un eccezione straordinaria che mi ha fatto giocare ad un gioco
virtuale di scacchi in maniera appassionata per ore ed ore.
Il gioco in
questione l’ho giocato su Amiga, si chiama “Battle Chess”, uscì nel 1988 e fu
sviluppato dalla Interplay Entertainment.
Un gioco di
scacchi diverso da tutti gli altri che ha dalla sua una giocabilità che nessun
gioco del genere è mai riuscito ad eguagliare.
Come
funziona? Facile!
Si inizia
con la classica scacchiera e con i pezzi sistemati sulle loro posizioni.
La grafica è
colorata e lo stile è cartoonesco.
Ovviamente
si devono conoscere le regole di questo fantastico gioco antico e quando si
gioca la prima volta, provando la mossa iniziale di Battle Chess si resta a
bocca aperta.
Non è il
classico pedone statico che si muove in orizzontale e si ferma, ma addirittura
prende sembianze umane e cammina sulla scacchiera fino a fermarsi nel nostro
punto indicato.
Addirittura
quando un pezzo deve mangiarne un altro si crea un vero e proprio
combattimento.
Il pedone,
la torre, l’alfiere, il cavallo, il re o la regina …. tutti i pezzi della
scacchiera diventano umani e si muovono, combattono e ci divertono.
Perché la
vera novità e gioia di questo gioco è proprio il divertimento.
I
combattimenti animati sono favolosi, da sganasciarsi dal ridere.
Ogni pezzo
muore sotto combattimento in modo diverso in base a chi lo distrugge quindi,
per fare un esempio, il cavallo ha un differente modo di morire dovuto al fatto
che a farlo fuori sia l’altro cavallo, la torre o qualsiasi altro pezzo.
E sono tutti
combattimenti con relativa morte che fanno ridere: la torre che si sgretola, il
re che resta in mutande, il pedone che scappa ma viene preso al secondo
tentativo di fuga … insomma … è favoloso e comico.
Ammetto che
il mio pezzo preferito di Battle Chess sia la torre.
Quando si
anima sembra il personaggio della “cosa” dei Fantastici 4 e il suo modo di
distruggere gli avversari spesso è a suon di cazzottoni che ricordano il
rimpianto Bud Spencer.
L’ultimo
appunto è sul livello di difficoltà del gioco: io non ho MAI vinto.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnche qui hai la mia empatia. Me lo fece conoscere una mia amica, anche se non su un Commodore, ma bensì su un IBM compatibile Olivetti!!! E sì, all'epoca anch'io rimasi a bocca aperta ad ammirare quei meravigliosi combattimenti animati... XD
RispondiEliminaPer quanto riguarda la versione Amiga, interessante che in 512K i programmatori siano riusciti a creare un'intelligenza artificiale così valida, proverò a giocarlo su WinUAE per verificare!
Ciao Alberto, mi fa sempre piacere sentirti.
EliminaProvalo su Amiga (winUae) e fammi sapere se noti differenze con la versione IBM.
Io penso che sia la stessa cosa, infatti l'animazione era varia e fluida e la difficoltà elevata.
Riuscivano a strizzare bene bene i sistemi di allora e a farci entrare dentro più divertimento possibile.