Oggi i
videogiochi di calcio sono veramente ben fatti.
La guerra
ormai storica degli ultimi anni vede scontrarsi “FIFA” contro “PES” ed è
difficile decidere quale dei due sia il migliore (io ammetto di aver sempre
preferito il secondo).
Nei periodi
Commodore i giochi di calcio erano tanti, ma pochi potevano definirsi decenti.
Sul
Commodore 64 di belli o divertenti se ne contavano sulle dita di un mano (e in
un futuro post non mancherò di parlare di quello che mi piacque di più) mentre
per Amiga, data anche la sua struttura hardware a 16 bit e più completa rispetto
al fratello minore, i giochi calcistici erano più divertenti e meglio
strutturati.
Ce ne sono
molti che potrei citare, ma senza ombra di dubbio il più famoso fu Sensible
Soccer che grazie a varie espansioni e seguiti ha avuto molto successo e molti fans durante i primi anni
’90.
Questo gioco
uscì nel 1992 e la sua popolarità lo portò ad essere convetito su più sistemi, infatti,
oltre che su Amiga lo potevamo trovare anche su Atari ST, MS-DOS, Super
Nintendo, Game Boy, Sega Mega Drive, Atari Jaguar, Sega Mega CD, Game Gear e
Sega Master System.
La grafica
era veramente colorata: bello il campo da calcio verde con le righe bianche a
delimitare le varie aree di gioco, fatti veramente bene i piccoli giocatori con
i loro capelli, visi e maglie con pantaloncini delimitati da colore diverso.
Il fatto che
la palla non fosse ben attaccata al piede (come vuole la prassi dei videogiochi
di calcio) rendevano le varie sfide interessanti.
Troppo
facile correre e dribblare gli avversari se la palla ha una sorta di Vinavil
sul giocatore, qui si tratta di fare movimenti e passaggi ben calibrati.
Soprattutto
il bello viene quando dobbiamo fare goal perché il tiro viene quasi sempre
parato se si tira dritto (a meno non sia a fil di palo) e per mettere la palla
in rete il trucco è quello di fare molto velocemente una sorta di effetto curva
sul joystick nel mentre teniamo il pulsante premuto.
A quel punto,
quando si rilascia il pulsante, parte un tiro ad effetto curvo che spiazza il
portiere fino al tanto agognato goal.
Rigiocarci
adesso è frustrante perché gli avversati corrono come pazzi ed è difficile
fermarli, non ho più la dimestichezza e la sensibilità con il joystick come
avevo un tempo e quel movimento veloce risulta sempre più difficile da fare.
Ma resta
sempre una pietra miliare, un gran bel gioco con il quale distrarsi di tanto in
tanto fra un PES e l’altro.
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