mercoledì 6 aprile 2016

Le cassette da edicola


Program, Peek, Formula 64, Poke, Special Program, Hit Parade, Logica 2000, Special Playgames, Com 64 e tante, tante, tante altre.
Erano le cassette che si trovavano in edicola negli anni 80 in tutte le edicole italiane.
Grandi riviste colorate, screenshot dei giochi in copertina, titoli cubitali, cassette in bella mostra … insomma, una manna per tutti i puristi del Commodore 64 (e degli altri sistemi in voga in quell’epoca).
Trovavamo tanti giochi ad un prezzo scontato e poco importava se per esempio “Popeye” si intitolava “Muscoli”, “Fist” o “Building in progress”, l’importante è che il gioco fosse quello e che si potesse giocare.
Ecco! Il problema a volte era proprio quello, il fatto che certi giochi a volte non funzionavano o avevano dei problemi dovuti al fatto che all’interno veniva cambiato il codice del titolo originale per mettere quello alternativo, venivano tolti i nomi dei programmatori o della casa di produzione e spesso veniva inserito del testo in italiano dove la scritta era in inglese.
Insomma, siccome in Italia non c’era una legge precisa sulla pirateria, a scanso di equivoci venivano tolte le cose che potevano far incorrere la casa editrice in una querela.
Perché proprio di pirateria si trattava e la cosa bella era che io e anche un gruppo di miei conoscenti non pensava che fossero cassette “illegali”.
Si vedeva che c’era qualcosa che non andava e che tanto regolare forse non era tutto quel ben di Dio che trovavamo nelle edicole, ma addirittura parlare di pirateria non ce lo immaginavamo proprio.
E’ vero che i nomi erano strani e che a volte qualcosa non funzionava, ma a noi che ce ne fregava?
Se a prezzo molto ridotto rispetto agli originali su una cassetta  da 10 giochi ce n’erano due che non giravano bene, giocavamo ben volentieri agli altri otto.
Poi c’era inclusa la rivista, le rubriche, il mercatino, la trama e spiegazione a video di ogni gioco, le mitiche schermate introduttive di “Gil” (veramente fantastiche)  … erano fatte troppo bene, ma chi pensava alla pirateria?
Solo molti anni dopo ho scoperto che non potevano vendere questo materiale, molti anni dopo la legge subentrata nel 1992 quando tutte queste riviste con cassette integrate sparirono di circolazione.
Io pensavo che fosse capitato perché il Commodore 64 stava morendo nei confronti dei 16 bit e delle console che stavano entrando sempre più prepotentemente nelle case degli Italiani, invece solo qualche anno dopo scoprì l’amara verità.
Restano comunque sempre nel mio cuore e ammetto di rigiocare spesso e volentieri con queste cassette, grazie soprattutto a siti che ancora ne conservano la memoria.
Vi consiglio questi due link (che si trovano pure nei preferiti di questo blog):

il migliore e aggiornato frequentemente

il primo ad aver intrapreso questa avventura della memoria

2 commenti:

  1. Io mettevo gli annunci di vendita sulle varie riviste Special Program e affini. Un gioco 500 lire. Facevo le compilation su cassetta grazie a due datassette ed il relativo duplicatore al quale erano collegati. E la gente da tutta Italia mi telefonava!

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  2. Grande svedese.
    Deve essere stato un gran business ... 500 lire poi erano veramente abbordabili.
    Spesso arrotondavamo anche grazie a questi stratagemmi.... praticamente facevamo i pirati dentro le riviste pirata :-)

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