mercoledì 20 aprile 2016

Track & Field - il nemico dei Joystick


I Joystick per i Commodore (dal Vic 20 all’Amiga) sono quelli che avevano 9 piedini e la forma ergonomica classica da bar.
Ce n’erano di tutti i tipi: colorati, trasparenti, con tasti colorati e con le forme più strane.
Erano formati da giganti impugnature e grandi tasti situati a sinistra, a destra e spesso anche sopra la manopola.
Ce n’erano di tutti i tipi: molto piccoli, mastodontici, più o meno sensibili e spesso di dubbia costruzione.
Quando si compravano direzionavano bene e avevano tutti la manopola bella ferma, ma dopo un po’ che si usavano sballottavano che era un piacere al minimo movimento.
I joystick che io ho sempre preferito erano quelli della linea “Albatros” nati da un’azienda in provincia di Bologna.
Si impugnavano bene, direzionavano magnificamente, si rompevano poco ed erano riparabili.
Molti di questi Joystick forse non erano neanche progettati per l’uso intenso che ne facevamo, soprattutto grazie a certi giochi che sembravano nati per sfasciare questi importanti accessori.
Penso che il più incredibile sia stato “Track & Field”, gioco stupendo della Konami datato 1987.
Era un gioco favoloso che faceva fare a noi ragazzi lunghe file nelle varie sale giochi che erano sparse ovunque.
Averlo in casa riprodotto sul Commodore 64 era una vera manna, soprattutto perché era stato pure convertito bene.
Era il classico gioco che si faceva contro gli amici, dove per cercare di vincere si metteva la base del joystick in mezzo alle gambe per tenerlo fermo, poi ci si incurvava a testa bassa senza guardare lo schermo con la manopola in mano e al momento del via si iniziava a scuotere velocemente e come forsennati a sinistra e destra finchè stremati e sudati non finiva la corsa.
Il problema è che spesso accadeva che  mentre gli omini correvano e noi si scuoteva, improvvisamente si sentiva un rumore strano … una sorta di “STACK” e ti ritrovavi la manopola rotta in mano staccata dalla base.
Un gioco che ha fatto la fortuna dei venditori di joystick dell’epoca.
Il classico gioco che ci divertiva un sacco, ma quando giocavamo contro un amico si sperava sempre che lui si portasse un joystick da casa.
In quel caso giocavamo più volentieri perché una cosa era se ti si rompeva un tuo joystick (e quello già ti faceva arrabbiare) … un’altra cosa era se ti se ne rompevano due contemporaneamente.

Nessun commento:

Posta un commento