giovedì 7 luglio 2016

Caricamenti infiniti


Riprendo in parte un argomento che avevo intrapreso in altri post e che vorrei scrivere in maniera più dettagliata.
Se c’è una cosa che mi ha faceva perdere la pazienza, erano i caricamenti delle cassette Commodore.
Tutti quei minuti estenuanti erano spesso frustranti perché di solito mentre caricava il primo gioco mi facevo il panino alla Nutella, al secondo andavo in bagno, al terzo leggevo qualcosa e al quarto già non sapevo più che fare.
Purtroppo questo capitava quando c’era una nuova compilation da vedere, sopratutto quando avevo pappardelle tipo il supplemento Edigamma da “100 Games” con 4 cassette da 13 giochi per lato.
Da una parte la curiosità di vedere i giochi contenuti, dall’altra lo spappolamento degli attributi dopo un po’ di caricamenti.
Anche gli Special Program provocavano a volte queste attese estenuanti: prima caricava il testo con la spiegazione del gioco, poi dopo altri minuti di caricamento appariva il disegno a schermo fatto da Gil con la presentazione e poi alla fine arrivava il gioco vero e proprio … tutto questo dopo diversi minuti di attesa davanti allo schermo.
Purtroppo spesso i giochi che arrivavano erano delle vere e proprie ciofeche, quindi l’attesa ricominciava ricaricando il gioco successivo.
Ovviamente il trucco era quello di segnarsi su un quaderno il nome della cassetta con i nomi dei giochi con relativo numero del contatore, stando attenti a partire dallo 000 e a non premere il reset del contatore durante lo svolgimento di tutta la cassetta.
Il problema sorgeva quando per qualsiasi motivo andava cambiato il registratore, ognuno aveva la sua velocità del timer e quindi non tornava con quello segnato sul quaderno, dovendo ricominciare tutto da capo.
In questo frangente con i registratori che avevano il tasto laterale che faceva sentire il suono della cassetta mentre girava avevamo vita facile, perché sentivamo le pause e gli stacchi della fine di ogni programma … altrimenti era un gran casino.
L’arrivo del floppy è stato un evento perché non solo era più veloce, ma potevamo scegliere il gioco indipendentemente dalla posizione in cui era inserito.

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