lunedì 11 luglio 2016

Battle Chess - Gli scacchi umani


Mettetela come volete ma a me i giochi di scacchi su computer o console non mi sono mai e poi mai piaciuti… a parte uno.
Ricordo che ce n’era uno per Commodore 64 (di cui non ricordo il titolo) che aveva ovviamente una grafica blanda, ma soprattutto aveva un tempo di attesa per la mossa del computer da orchite.
Esiste fortunatamente un eccezione straordinaria che mi ha fatto giocare ad un gioco virtuale di scacchi in maniera appassionata per ore ed ore.
Il gioco in questione l’ho giocato su Amiga, si chiama “Battle Chess”, uscì nel 1988 e fu sviluppato dalla Interplay Entertainment.
Un gioco di scacchi diverso da tutti gli altri che ha dalla sua una giocabilità che nessun gioco del genere è mai riuscito ad eguagliare.
Come funziona? Facile!
Si inizia con la classica scacchiera e con i pezzi sistemati sulle loro posizioni.
La grafica è colorata e lo stile è cartoonesco.
Ovviamente si devono conoscere le regole di questo fantastico gioco antico e quando si gioca la prima volta, provando la mossa iniziale di Battle Chess si resta a bocca aperta.
Non è il classico pedone statico che si muove in orizzontale e si ferma, ma addirittura prende sembianze umane e cammina sulla scacchiera fino a fermarsi nel nostro punto indicato.
Addirittura quando un pezzo deve mangiarne un altro si crea un vero e proprio combattimento.
Il pedone, la torre, l’alfiere, il cavallo, il re o la regina …. tutti i pezzi della scacchiera diventano umani e si muovono, combattono e ci divertono.
Perché la vera novità e gioia di questo gioco è proprio il divertimento.
I combattimenti animati sono favolosi, da sganasciarsi dal ridere.
Ogni pezzo muore sotto combattimento in modo diverso in base a chi lo distrugge quindi, per fare un esempio, il cavallo ha un differente modo di morire dovuto al fatto che a farlo fuori sia l’altro cavallo, la torre o qualsiasi altro pezzo.
E sono tutti combattimenti con relativa morte che fanno ridere: la torre che si sgretola, il re che resta in mutande, il pedone che scappa ma viene preso al secondo tentativo di fuga … insomma … è favoloso e comico.
Ammetto che il mio pezzo preferito di Battle Chess sia la torre.
Quando si anima sembra il personaggio della “cosa” dei Fantastici 4 e il suo modo di distruggere gli avversari spesso è a suon di cazzottoni che ricordano il rimpianto Bud Spencer.
L’ultimo appunto è sul livello di difficoltà del gioco: io non ho MAI vinto.

3 commenti:

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  2. Anche qui hai la mia empatia. Me lo fece conoscere una mia amica, anche se non su un Commodore, ma bensì su un IBM compatibile Olivetti!!! E sì, all'epoca anch'io rimasi a bocca aperta ad ammirare quei meravigliosi combattimenti animati... XD
    Per quanto riguarda la versione Amiga, interessante che in 512K i programmatori siano riusciti a creare un'intelligenza artificiale così valida, proverò a giocarlo su WinUAE per verificare!

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    1. Ciao Alberto, mi fa sempre piacere sentirti.
      Provalo su Amiga (winUae) e fammi sapere se noti differenze con la versione IBM.
      Io penso che sia la stessa cosa, infatti l'animazione era varia e fluida e la difficoltà elevata.
      Riuscivano a strizzare bene bene i sistemi di allora e a farci entrare dentro più divertimento possibile.

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