Il Commodore
64 è stato uno dei primi sistemi ad avere avuto un emulatore per Pc .
Questi
emulatori oggi esistono per tutti i sistemi retrò (e non solo) dagli 8 bit ai
giorni nostri.
Dico non
solo perché l’ultimo gioiellino nato è l’emulatore Cemu che fa girare
perfettamente la WiiU.
Il Commodore
ha avuto nella sua storia diversi emulatori, dal CCS64 (penso il primo ad aver
inaugurato tale tradizione) al più famoso e performante Winvice.
Inutile
negare l’utilità di tali programmi.
Si prende il
file del gioco c64 (.crt, .d64, .tap, .t64, ecc. ecc.) e lo si fa partire.
Si può
scegliere se partire da uno dei giochi a metà cassetta (nel caso dei tap) e se
farlo funzionare come un normale Commodore con la velocità effettiva di
caricamento e/o di gioco, oppure se velocizzare il tutto e far si che un
normale caricamento di tre minuti si possa avere davanti agli occhi in
pochissimi secondi.
A quel punto
si gioca e via.
Semplice e
funzionale.
Pero mi
chiedo … allora cos’è che ci porta invece ad ingombrare casa rispolverando il
vecchio biscottone con cavi e accessori?
Cos’è che ci
porta ad attaccare il tutto per aspettare interminabili caricamenti quando su
pc si ha tutto e subito senza bisogno di occupare ulteriore spazio?
Cos’è che mi
ha portato anche a me a ricomprare un C64 invece che usarlo su Winvice?
Ve lo dico
in poche parole: “per il gusto di riassaporare quelle sensazioni che l’emulatori
non danno”.
Non ci sono
altre frasi … l’emulatore non dà quelle sensazioni di adolescenza che dà
attaccando il tutto per aspettare quelle righe sulla tv che lanceranno un gioco
vecchio di almeno 30 anni che nel suo piccolo ha un sapore di gioventù passata.